Magari i problemi si potessero risolvere twittando o in televisione; la verità è che per superarli, i problemi si devono affrontare anche con l’aiuto di tutti quelli che hanno l’interesse di far crescere la nostra regione. La Serracchiani ora è nervosa perché si sta accorgendo che non riesce a risolvere i problemi e, accecata come Polifemo, aggredisce tutto e tutti. Non si tratta della fine o meno di una luna di miele ma del fatto che i sindacati – e la Cgil in primis – hanno terminato la clessidra della pazienza e dell’accondiscendenza verso un Governo della Regione incapace di produrre risultati e dare risposte. Da presidente della Regione di centrodestra, nonostante l’evidente diversità di visione politica con il segretario Belci, che è una persona per bene, abbiamo sempre cercato di trovare la sintesi sui problemi nell’interesse dei lavoratori e dell’economia della regione, spesso anche attraverso un confronto aspro. I sindacati, come le categorie, sono stati aizzati contro il centrodestra e usati dalla presidente Serracchiani, che ora deve rispondere anche a loro, oltre che ai cittadini, di tutte quelle promesse che non sta mantenendo. Sul patto Tondo-Tremonti, che la presidente Serracchiani la finisca: se è brava come dice allora lo cambi, lo migliori e saremo con lei; intanto ringrazi che sia stato siglato, altrimenti senza quei soldi, non sarebbe nemmeno riuscita a chiudere il bilancio.