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Ospedale: Pordenone declassata

21 settembre 2013
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da Pordenoneoggi.it – articolo di Alberto Parigi


La partita per il nuovo ospedale non è finita. A riaprirla è il centrodestra che ha annunciato, durante una conferenza stampa, una mobilitazione generale dei cittadini di Pordenone e provincia per avere il nuovo ospedale in Comina.

“Non è pensabile – è stato in sintesi il messaggio – che un territorio che si era espresso in grandissima maggioranza per la Comina venga umiliato in questo modo e con questa arroganza dal ‘Ducetto’ Serracchiani, la quale ha presentato solo un ipotesi disegnata su un foglietto di carta senza il supporto di un progetto e di dati”. “Un’ipotesi che oltrettutto – hanno aggiunto – non prevede un’ospedale nuovo ma una mera ristrutturazione del vecchio. Il che equivarrebbe a un declassamento della sanità e più in generale di tutto il territorio pordenonese a beneficio di Udine e Trieste”. Non solo. “La ristrutturazione creerebbe enormi disagi con i cantieri vicino ai malati e con la congestione viaria di un’area già soffocata”. Sul banco degli imputati sono finiti, oltre a Serracchiani, il sindaco Pedrotti (“un Ponzio Pilato”) e, in parte, Bolzonello (“non può salvarsi l’anima con l’astensione”).

I COMMENTI
Luca Ciriani: inaccettabile cancellare il progetto Comina – “La decisione di Serracchiani di cancellare il progetto Comina è inaccettabile. Ritengo irricevibile e offensivo che si presenti in provincia, dove peraltro ha raccolto pochi voti, a cancellare con un pezzetto di carta disegnato – senza un piano sanitario, senza cronoprogramma, senza nulla –  un progetto già pronto frutto di 5 anni di lavoro”. Sono state le parole con cui l’ex vicepresidente della Regione ha aperto la conferenza stampa. “Siccome  il progetto Comina l’ha fatto il centrodestra – ha aggiunto – va distrutto per semplice ripicca politica, se l’avesse fatto il centrosinistra sarebbe andato bene”.
Elio De Anna: Tutta colpa di Pedrotti – Ancora più duro De Anna: “Per la Comina c’è un progetto preliminare, non una carta da c… come quella presentata da Serracchiani. Il consiglio regionale ha messo 150 milioni che ora rischiano di prendere altre destinazioni (leggi Udine e Trieste, ndr). La responsabilità – ha accusato – ricade in toto su Pedrotti che non ha voluto firmare l’accordo di programma promettendo di firmarlo dopo le elezioni. Mentiva sapendo di mentire perchè era consapevole che il Pd non glielo avrebbe permesso. Nelle prossime comunali la gente dovrà attribuire a lui la distruzione della sanità pordenonese. Solo con un nuovo ospedale – ha continuato – possiamo mantenere Pordenone come area vasta di riferimento, offrire nuovi posti di lavoro e recuperare i 20 milioni che ogni anno fuggono, specie da ortopedia e oculistica, assieme ai pazienti che vanno in strutture sanitarie fuori provincia.
Isidoro Gottardo: Pordenone umiliata, reagiremo – “Serracchiani pensa di aver archiviato il problema e invece ha dato fuoco alle polveri – ha rilanciato il coordinatore Pdl – partirà una campagna e una battaglia di democrazia perchè non è pensabile che un territorio che si era espresso in modo univoco per la Comina venga umiliato in questo modo e con questa arroganza. Il declassamento dell’ospedale di Pordenone a ospedale di rete – ha aggiunto – è il declassamento dell’intera sanità di Pordenone e più in generale l’azzeramento della provincia nata nel ’67 e il ritorno al duopolio Udine-Trieste. Tutto questo grazie al sindaco Ponzio Pilato che si limita ad eseguire gli ordini di Serracchiani. Noi combatteremo fino in fondo perchè non accettiamo che venga liquidata la Destra Tagliamento”. Gottardo ha anche tirato in ballo Bolzonello:  “E’ stato usato dal Pd per attrarre consensi, ma non può salvarsi l’anima con l’astensione, deve combattere per il territorio per cui ha lavorato tanti anni”.
Alessandro Ciriani: su dati e costi sfido Serracchiani – “Accuso Serracchiani di non conoscere il progetto preliminare del nuovo ospedale in Comina, di non averlo letto o di averlo alterato” ha attaccato il presidente della Provincia e leader del Comitato pro Comina.  “La governatrice – ha continuato – ha cassato un progetto depositato in Regione pronto ad andare in gara (e non uno studio di fattibilità come ha affermato) sostituendolo con un bozzetto disegnato dal Pd sulla carta del salame. A questo punto chiedo l’accesso agli atti e la sfido a un confronto pubblico, vediamo chi dice la verità su costi e posti letto”. Ma c’è di più. “Quello della Comina è un progetto per un nuovo ospedale, quella di Serracchiani sarebbe solo una ristrutturazione del vecchio ospedale che congestionerebbe tutta l’area e creerebbe enormi problemi. Come conviveranno i malati con i disagi dei cantieri, dell’impatto acustico e dei camion che dovranno fare migliaia di viaggi per portare via le macerie? E dove passerà la complanare della Pontebbana di cui parlano? Faranno espropri o vogliono passare in mezzo alle case?
Renzo Tondo: sollevazione popolare - “Tutto il nostro lavoro – ha chiuso l’ex presidente regionale – viene vanificato dai capricci e dai voleri isterici di Serracchiani che, consigliata dai poteri forti udinesi, è interessata solo dimostrare che comanda lei. Azzerare tutto il lavoro della precedente amministrazione è un esempio della peggiore politica. Ci dev’essere una sollevazione da parte della città, come accade a Tolmezzo per il tribunale”.
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